Ognuno ha delle grandi domande irrisolte, modulate secondo i propri interessi, la propria sensibilità, i propri talenti. Ognuno vede dei rischi diversi nella propria quotidianità.
Diego è in quella fase in cui si scopre se stessi, partendo prima di tutto da ciò che c’è di più concreto: il proprio corpo. Ha un talento particolare per i rumori che il corpo produce e sa fare un intero concerto di rutti e scorregge in solitaria, come uno di quei musicisti con attaccato al corpo una banda completa. Queste possibilità espressive lo incuriosiscono e lo riempiono di orgoglio, anche perché di solito le sue performance fanno scoppiare dalle risate i suoi fratelli grandi (e si sa che essere divertenti per i grandi è carburante puro per la propria autostima). Però deve aver iniziato a temere di esagerare e l’altro giorno si è informato circa i rischi.
– Mamma, si può morire di rutti? –
– Non credo Diego –
– E di scorregge? –
– Non mi risulta –
– Secondo me di scorregge si può scoppiare –
Abbiamo archiviato la questione e pur incerto circa le mie risposte deve avere pensato che siano dei rischi che può correre, visto che le performance non si sono interrotte. L’altra sera però è emerso un nuovo rischio per questo giovane uomo che si affaccia sul mondo.
– Diego, quando fai la pipì in piedi devi centrare il buco o asciugare la tavoletta del water, altrimenti noi femmine ci sediamo sul bagnato. Anzi, impara a sollevare la tavoletta – gli dico dopo essermi seduta sull’umidiccio.
La sera, prima di andare a dormire va in bagno e solleva l’asse del water. Dall’ingresso lo sento parlare.
– Non cadere, mi raccomando – dice all’asse del water, per paura che con un colpo netto i suoi attributi possano cadere nel buco. Ed è un attimo che parta a sorpresa lo sciacquone.